TECNOLOGIA &BUSINESS

 
 
 

Netbook e notebook

 
HOME DEL DOSSIER

Notebook, tutte le novità

Netbook, i nuovi modelli

I test, le prove e i confronti

Il mercato e i trend

Photogallery e video

Netbook, altro che pc bonsai: arriva l'extra large di Acer

di Gianni Rusconi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
9 APRILE 2009

Chiamarlo pc bonsai è forse azzardato ma fino a prova contraria quello che martedi notte il Ceo di Acer Gianfranco Lanci ha presentato a New York, nel corso di un evento tenutosi al Liberty Science Center per la presentazione del nuovo catalogo pc del colosso taiwanese, è a tutti gli effetti un netbook.
Il nuovo Aspire One 751 ha però una particolarità: è dotato di uno schermo da 11,6 pollici, attributo che ne fa il mini pc più grande oggi disponibile e lo posiziona nella fascia alta di questo sempre più ampio mercato.
Le sue peculiarità del resto lo pongono di diritto al top della categoria: processore Intel Atom, disco fisso da 160 GB (in opzione può utilizzare anche le memorie allo stato solido), schermo a tecnologia Led, connettività Wi-Fi e 3G, interfaccia "touch gesture", batteria con autonomia di otto ore e prezzi di listino che si dice saranno compresi (per il mercato Usa). fra i 599 e i 799 dollari.

Lanci: "Android sui netbook? non ora"
Detto che il nuovo super netbook non è stato il solo a vedere la luce in casa Acer – le altre "new entry" sono i modelli LT20 e LT30 da 10 e 11 pollici marchiati Gateway e l'Aspire One D250 da 10.1 pollici equipaggiati con i nuovi processori Atom – l'altra grande novità riguarda Android.
Sia Lanci che Jim Wong, il capo della divisione dei prodotti business di Acer, hanno infatti confermato l'utilizzo della piattaforma open source di Google a bordo di alcuni modelli di smartphone in arrivo in autunno ma nel contempo smentito le voci che davano la società prossima al lancio di un netbook androide.
Niente invece di tutto ciò, almeno per il momento, perché Android – parole di Lanci – «non è ancora pronto ma ovviamente lo stiamo testando, come tutti» mentre è certo che Acer venderà i propri mini pc negli Usa con un altro operatore mobile (dovrebbe essere Verizon Wireless) oltre ad AT&T.
Il perché è noto: i carrier di telefonia mobile sono visti come un canale fondamentale per lo sviluppo della domanda di prodotti, come i pc bonsai, che fanno dell'accoppiata bassi costi/avanzata connettività (Acer ha annunciato un programma pilota, proprio con At&T, per vendere i suoi Aspire One a 49 dollari con un contratto di servizi Internet da 60 dollari al mese) il proprio punto di forza.
Dal Ceo italiano della casa taiwanese è infine arrivato un ultimo importante monito circa la bontà di Windows Xp quale sistema operativo di riferimento per i netbook:«È un buon prodotto, economico (le licenza costa dai 25 ai 50 dollari per pc, ndr), familiare per gli utenti e per questo i modelli oggi venduti sul mercato basati su Linux sono una minoranza». Lanci afferma in poche parole che nella disputa sui sistemi operativi quello di Microsoft sta avendo nettamente la meglio sulle varie versioni open source e guarda caso il messaggio arriva poco dopo quanto i portavoce di Redmond hanno pubblicato sul blog ufficiale di Windows.
Una sorta di celebrazione di Xp in chiave netbook. Citando infatti una recente indagine di Npd Retail Tracking Service, il gigante del software ha detto a chiare lettere come il 96% dei mini computer portatili oggi in circolazione negli Usa utilizzi la piattaforma Windows.
Il dato fa ovviamente già discutere diretti interessati e non tanto più che questo dominio assoluto del vecchio sistema operativo di Microsoft si sarebbe materializzato in soli otto mesi a partire dalla metà del 2008.
Quando i netbook venduti con Windows Xp Home Edition a bordo erano ancora una minoranza, e più precisamente circa il 10%. Non che oggi Linux sia stato ripudiato (una buona parte dei netbook a catalogo supportano anche Ubuntu Xandros ed altre versioni personalizzate) ma è altrettanto certo che quasi tutti i produttori vendano maggiormente i prodotti basati sull'Os di Microsoft. A prezzi assai competitivi. Prova ne sia il fatto che anche in Italia gli scaffali dei centri commerciali o delle catene di elettronica di consumo sono monopolizzati o quasi da pc bonsai Windows che si comprano a 399, 349 e anche (in qualche caso) a 299 euro.

9 APRILE 2009
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-